I buoni propositi per il 2017
Come in tutti gli inizi del nuovo anno che si rispettino, tutti quanti siamo presi a formulare buoni propositi per i mesi che verranno, c’è chi pensa alla solita dieta dimagrate depurativa dopo gli eccessi delle feste, o piuttosto che vuole iscriversi in palestra, altri (molto pochi) magari pensano a come migliorare la gestione del proprio business, o acquisire nuove competenze professionali… Ma questo è anche il periodo in cui si tirano le somme su come si è concluso l’anno appena passato, come è andato quindi il 2016 per la farmacia italiana?
Stando ai numeri diffusi da IMS, relativamente ai primi 9 mesi del 2016, emerge un quadro non particolarmente roseo per il canale. I dati presentati dall’istituto di ricerca mostrano infatti un andamento negativo con un -1,6% sul fatturato totale, valore che è la risultante di una flessione consistente nel comparto etico con un quasi -2% (- 1,9%), ed un calo molto più contenuto del comparto autocura e parafarmaco con un -1,2%. Al netto di eventuali colpi di scena e di una vera inversione di tendenza, sembrerebbe che anche in questi ultimi mesi sia continuata la tendenza che vede una costante riduzione della spesa sanitaria territoriale (vendite del canale farmacia), a fronte di un aumento della spesa ospedaliera e della DPC.
Nel corso del 2016, anche il comparto dell’auto-cura e del parafarmaco, che negli anni passati ha contribuito ad attenuare i danni causati dalla contrazione del comparto etico, ha segnato il passo e non è stato in grado di compensare le perdite. Non deve stupire pertanto che a fronte di una riduzione dei ricavi, le farmacie italiane abbiano risposto con un aumento degli acquisti diretti nella speranza di migliorare il margine. Da segnalare a questo proposito che gli acquisti diretti sono arrivati al 15,2% nel comparto etico, e al 43% nell’autocura e parafarmaco. Insomma, l’anno appena trascorso ha confermato il profondo cambiamento della farmacia italiana, realtà in cui i ricavi da SSN sono sempre più marginali a fronte di un’ascesa del parafarmaco, ma che nonostante tutto continua a rimanere ancorata a vecchi schemi. La gran parte della categoria continua ad approcciare la professione come in passato, quando la quasi totalità dei ricavi derivava dal lavoro in convenzione, mentre ormai oggi il 50% del fatturato giunge dalla vendita di prodotti di libero acquisto che chiedono una adeguata esposizione e capacità commerciali che spesso mancano nel settore! Nonostante tutto ciò, la categoria continua a far finta di niente e preferisce dibattere in maniera animata sul fatto che il Ministero della Salute ha deciso di eliminare alcuni principi attivi per le preparazioni galeniche per le formulazioni per dimagrire, senza rendersi conto che chi sta veramente perdendo peso è la categoria stessa ! Preso atto della situazione, è il momento non solo di fare dei buoni propositi per il nuovo anno, ma anche di pensare operativamente come invertire questo trend e riportare la farmacia al suo vecchio splendore!
Buona riflessione.
PS: in momento come questo, la vera assicurazione sul futuro è data dalle conoscenze che ognuno può vantare, aggiornarsi è la cosa migliore che si può fare!
Comments
Gianni Tamponi
Oltre ad aggiornarsi sarà bene aggregarsi almeno come gruppo di acquisto. Meglio ancora come rete di imprese!