I farmaci non sono caramelle?
Nella corsa ad arginare il calo del fatturato etico, i farmacisti italiani si sono aperti al mondo del non farmaco, mostrando talvolta una grossa elasticità mentale e capacità di adattamento. Tutto ciò è assolutamente lodevole, ma proprio per questo considerevole cambio di mix di fatturato avvenuto negli ultimi anni, è giusto ricordare che in farmacia si dispensano farmaci, che non sono prodotti qualsiasi, ma che piuttosto devono essere usati con particolare cura ed attenzione, in quanto il loro uso improvvido può causare seri danni! Per questo non dobbiamo mai abbassare la guardia sull’attenzione e la cura da usare nella dispensazione dei diversi rimedi, ne tanto meno nel monitorare gli eventuali eventi avversi che potrebbero manifestarsi in quanto il farmacista è un operatore sanitario che deve ottemperare agli obblighi della farmacovigilanza. Quando un farmaco viene registrato e immesso in commercio sono noti solamente i dati di tollerabilità che derivano dagli studi clinici pre-registrativi. Questi generalmente sono condotti su popolazioni numericamente inadeguate a individuare reazioni avverse (eccetto le più comuni). Solo dopo la sua messa in vendita un farmaco viene somministrato a un numero elevato di pazienti ed è quindi possibile conoscerne più approfonditamente il rapporto beneficio/rischio collegato al suo uso. La segnalazione spontanea da parte di medici e farmacisti è, pertanto, essenziale per permettere alle strutture deputate alle attività di Farmacovigilanza di definire e mantenere aggiornato il profilo di tollerabilità e sicurezza dei farmaci nelle reali condizioni d’impiego.
La Farmacovigilanza è un’attività obbligatoria per legge, prevista dalle Autorità sanitarie italiane e internazionali.
Come e a chi segnalare una reazione avversa
Le attività di Farmacovigilanza coinvolgono a diversi livelli tutta la comunità: pazienti, prescrittori, operatori sanitari, aziende farmaceutiche, istituzioni ed accademia e la segnalazione di eventi avversi può essere effettuata non solo dall’operatore sanitario ma anche dai cittadini.
Nello specifico gli operatori sanitari e/o i cittadini potranno:
A) compilare la “scheda cartacea di segnalazione di sospetta reazione avversa” (istituita con il DM 12/12/2003), reperibile nel sito AIFA (http://www.agenziafarmaco.gov.it). La scheda può essere scaricata e stampata cliccando sul link dedicato a cittadini o operatori sanitari, a seconda di chi fa la segnalazione la scheda compilata va inviata al Responsabile di Farmacovigilanza della struttura sanitaria competente per territorio;
B) oppure, compilare on-line la “scheda elettronica di segnalazione di sospetta reazione avversa”, cliccando sul link dedicato al cittadino o all’operatore sanitario. Dopo la compilazione on line, la scheda può essere salvata sul proprio PC ed inviata per e-mail al Responsabile di Farmacovigilanza della struttura di appartenenza. In alternativa il modulo on line può essere stampato, compilato e trasmesso al Responsabile di Farmacovigilanza della propria struttura di appartenenza (secondo la modalità descritta al punto A).
Comments
Carlo Trerotola
non solo i farmaci tutti (c. SOP e OTC) non sono caramelle ma hanno tante interazioni ±con gli integratori alimentari pur non avendo questi ultimi alcuna attività terapeutico… quindi va sempre chiesto al farmacista se usare o meno più farmaci o farmaci più alcuni integratori.