La farmacia dei servizi
Sono passati più di 5 anni dall’approvazione della legge sulla farmacia dei servizi, ma girando per l’Italia si percepisce che poco è cambiato. La gran parte dei colleghi, per oggettive limitazioni di spazio, o anche soltanto per la scarsa propensione ad innovare, hanno fatto poco. Certo che in assenza di un pronunciamento dell’SSN in merito alla rimborsabilità di tali prestazioni, i servizi erogati dalla farmacia sono pagati dal cliente, è più difficile far partire la cosa, ma i servizi sono sempre più determinanti per richiamare i cittadini in Farmacia, inoltre queste nuove prestazioni contribuiscono a connotare in maniera distintiva chi li eroga, per cui rinunciarvi è sciocco! Al netto di quello che deciderà di fare l’SSN in futuro in merito alla loro erogazione e rimborsabilità, già oggi, a patto di investire correttamente in spazi e attrezzature, è possibile offrire delle prestazioni interessanti per il cittadino, sia per il livello di professionalità che esprimono, che per il ritorno economico che offrono, come testimoniano le storie di chi ha già intrapreso questo cammino. Logicamente aprirsi veramente a queste nuove prestazioni richiede un pizzico di progettazione da parte della farmacia, ma anche qualche euro di investimento, l’erogazione corretta dei servizi richiede ad esempio una riorganizzazione degli spazi e l’acquisizione di nuove competenze. Attenzione dunque al tema servizi, perché limitarsi alla mera distribuzione del farmaco in futuro potrebbe essere insufficiente!
Buon lavoro.
GCP
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