L’andamento del mercato nel 2016
Con la fine di Dicembre, non solo arriva Natale con le relative feste, ma anche il momento di tirare le conclusioni su come è andata l’annata.
Stando ai numeri diffusi da IMS, relativamente ai primi 9 mesi del 2016, emerge un quadro non particolarmente roseo per il canale della farmacia. I dati presentati dall’istituto di ricerca mostrano infatti un andamento negativo con un -1,6% sul fatturato totale, valore che è la risultante di una flessione consistente nel comparto etico con un quasi -2% (- 1,9%), ed un calo molto più contenuto del comparto autocura e parafarmaco con un -1,2%. Al netto di eventuali colpi di scena e di una vera inversione di tendenza, sembrerebbe che anche in questi ultimi mesi sia continuata la tendenza che vede una costante riduzione della spesa sanitaria territoriale (vendite del canale farmacia), a fronte di un aumento della spesa ospedaliera e della DPC.
Nel corso del 2016, anche il comparto dell’auto-cura e del parafarmaco, che negli anni passati ha contribuito ad attenuare i danni causati dalla contrazione del comparto etico, ha segnato il passo e non è stato in grado di compensare le perdite. Non deve stupire pertanto che a fronte di una riduzione dei ricavi, le farmacie italiane abbiano risposto con un aumento degli acquisti diretti nella speranza di migliorare il margine. Da segnalare a questo proposito che gli acquisti diretti sono arrivati al 15,2% nel comparto etico, e al 43% nell’autocura e parafarmaco. Insomma, l’anno che sta per lasciarci ha confermato il profondo cambiamento in atto nella farmacia italiana, struttura in cui i ricavi da SSN sono sempre più marginali a fronte di un’ascesa del parafarmaco, ma che nonostante tutto continua a rimanere ancorata a vecchi schemi, come le ridotte superfici espositive, arcaici modelli di gestione, personale non preparato a fronteggiare il cambiamento… La sensazione allora che emerge è che la categoria rischia di fare la fine della rana bollita se non accetta il fatto che la farmacia etica degli anni passati è ormai tramontata e che è necessario sviluppare un nuovo format, in cui far convivere eticità e mercato.
Buona riflessione
Comments
Filippo bornino
Ottima analisi ma aggiungerei un calo dei margini e un aumento dei costi che si può tradurre con un termine finanziario “La tempesta perfetta”
Giulio Cesare Pacenti
Buon giorno Dottore, in effetti la categoria si trova a fronteggiare una tempesta molto forte, nonostante ciò in pochi si sono mobilitati, i più si limitano a lamentarsi! Il vero problema che questo è solo l’inizio…..
Angela Castelfranco
Proprio a fronte dell’aumento del 43% di autocura e parafarmaco è importante la selezione dei fornitori