Piccola metafora di cambiamento
Allenarsi al cambiamento è salutare! Chi dà per scontato la stabilità di un presente soddisfacente, si troverà impreparato all’inevitabile trasformazione, sia essa sociale, economica, o personale. A questo proposito, credo che il peggior vincolo che limiti il successo della categoria dei farmacisti sia proprio la scarsa propensione a cambiare, sia da parte dei singoli che da parte delle istituzioni che li rappresentano, così come dell’Università, che continua a proporre piani di studio sempre uguali incurante dell’evoluzione della professione. Nessuno vuole ammettere che i tempi sono evoluti e che il lavoro è cambiato radicalmente e che c’è bisogno di innovare, e che rimanere fermi al passato potrebbe essere letale! Una metafora che rappresenta estremamente bene la situazione in cui versano la gran parte dei 18.000 titolari italiani, è il racconto di Spencer Johnson “Chi ha spostato il mio formaggio?”. Il libro, con più di venti anni di successi alle spalle, è ormai un classico dello sviluppo personale e professionale, mostra chiaramente come la paura del cambiamento possa essere letale e blocchi le energie migliori che sono in noi. Solo accettando il cambiamento come fattore ineluttabile, e riprogettando i confini della professione, la categoria riuscirà a recuperare un posto centrale evitando così la marginalizzazione, che interessi economici e nuove tecnologie rischiano di attuare in un futuro molto vicino!
Non farti trovare impreparato al cambiamento… frequenta i corsi dell’Academy!
Per coloro che non conoscono il libro di Spencer Johnson, di seguito è riportato un breve sunto:
Chi ha spostato il mio formaggio?
Breve sunto del volume
Gli interpreti della storia sono i due topi Nasofino e Trottolino, e i due gnomi Tentenna e Ridolino, che vivono in un grande e tortuoso labirinto. I quattro personaggi passano le loro giornate beatamente in una stanza del labirinto usata come deposito di formaggio di cui si nutrono lautamente. I giorni trascorrono placidamente in una tranquilla e beata routine. Mentre, però, i due topi ogni mattina arrivando alla stanza del formaggio, la ispezionano per verificare i cambiamenti tenendo le scarpe legate sempre al collo pronti per muoversi verso un’altra destinazione, gli gnomi pian piano si sono rilassati, arrivando sempre più tardi la mattina, e senza mai ispezionare la stanza in cerca di cambiamenti, convinti che la generosa scorta di cibo durerà per sempre! Un giorno il formaggio comincia a scarseggiare, i due topi lo notano immediatamente, calzano le scarpe e partono alla ricerca di una stanza più ricca di formaggio: la situazione era cambiata e loro cambiavano con essa! Al contrario gli gnomi non notarono il cambiamento, solo dopo alcuni giorni cominciano a prendere coscienza della riduzione del cibo. Cercare nuovo formaggio comporta grande fatica nel labirinto, e loro non volevano rinunciare alla vita agiata costruita attorno al formaggio di quella stanza. L’unica cosa che riuscivano a fare era domandarsi chi aveva spostato il loro formaggio, ma niente più! Tutti i giorni Tentenna e Ridolino tornavano nella stanza, sperando di trovare l’amato cibo. Non trovandone riprendevano a recriminare e a fare supposizioni su chi avesse spostato il loro amato alimento! Dopo alcuni giorni, Ridolino si rese conto i due compagni Nasofino e Trottolino non frequentavano più il deposito, prontamente suggerì all’amico Tentenna di far come i due amici, ossia addentrarsi nel dedalo in cerca di nuove riserve di cibo, ma ricevette un secco rifiuto. Nei giorni successivi Ridolino continuò a proporre al compagno di andare alla ventura, senza però ottenere nessuna risposta positiva. Nel frattempo, mentre Nasolino e Trottolino avevano trovato un nuovo grosso deposito di formaggio in una zona sconosciuta del labirinto, i due gnomi, giorno dopo giorno, continuavano a tornare nella solita stanza, nella speranza di trovarne l’amato formaggio. Ma il deposito era ormai vuoto, e per placare la loro delusione non trovano di meglio che continuare a recriminazioni per quelli che reputavano essere loro diritti acquisiti non più onorati! La fame, soprattutto se prolungata trasforma….fu così che la mentalità di Ridolino cominciò a cambiare, sistematicamente pensava di essere con Nasofino e Trottolino alla ricerca di nuovo formaggio, sistematicamente fantasticava di far parte di quel gruppo di avventurosi padroni del loro destino. E più pensava, e più sentiva di voler partire. Tuttavia Tentenna ripeteva sistematicamente che se avessero cercato meglio, sarebbero riusciti a trovare il formaggio nel loro vecchio deposito, del resto lui si sentiva ormai troppo vecchio per mettersi a cercare il cibo in altri posti! I giorni passavano, e la fame aumentava, un giorno Ridolino, complice la frustrazione e la mancanza di cibo, entrò in un stato di semi incoscienza, in un lampo intuì che ripetere sempre gli stessi gesti e le stesse parole non portava da nessuna parte! La presa di coscienza fu così dirompente, che il piccolo gnomo si mise a ridere dalla gioia per quella importante scoperta. Fu allora che animato da una nuova forza scrisse su una parete del deposito “Cosa faresti se non fossi impaurito?”. Rispondendo mentalmente alla domanda appena formulata, fece un grosso respiro e si lanciò verso l’ignoto abbandonando il suo vecchio compagno. Il lungo digiuno aveva provato intensamente Ridolino, ma ormai egli aveva capito la lezione e mentre corre verso l’ignoto ripeteva a se stesso che se la vita lo avesse messo di fronte ad un cambiamento avrebbe reagito prontamente senza inutili indugi! Vagò quindi per giorni e giorni nel dedalo trovando solo poche briciola dell’amato formaggio. Ma ormai era conscio che per quanto faticosa possa essere la ricerca del cibo, era sempre meglio che rimanere immobili e senza di esso. Al contrario del passato quando la frustrazione regnava nel suo animo e la recriminazione era l’unico sfogo possibile, Ridolino si sentiva protagonista e fiero della nuova situazione, tanto da voler scrivere una nuova massima su un muro “Annusa spesso il formaggio così da sapere quando sta invecchiando“. Durante le nuove peregrinazioni Ridolino si domandava spesso se l’amico Tentenna si era deciso a muoversi o piuttosto era rimasto nel vecchio deposito, pensava spesso anche alle difficoltà che lo assillavano, ma rispetto al passato si sentiva forte ed orgoglioso. Fu in uno di quei momenti di entusiasmo per il suo nuovo stato, che pensò di scrivere sul muro “Quando ti muovi oltre le tue paure, ti senti libero“. Tra le nuove abitudini acquisite dal piccolo gnomo rientrava anche quella di fantasticare, da tempo mentre camminava pensava costantemente all’ora in cui avrebbe gustato i suoi formaggi preferiti, l’immagine era ormai così forte da aiutarlo a superare i momenti di sconforto. Compreso il valore della visualizzazione, penso di scriverla sul muro una nuova frase “Immaginare di gustare il nuovo formaggio, anche prima di averlo trovato, mi conduce ad esso“. La ricerca del cibo era incessante, durante una di queste perlustrazioni si imbattè in alcuni pezzi di formaggio davanti alla porta di una stanza, entrando dentro, scopri però che era rimasto ben poco di quello che doveva essere stato un grandissimo deposito di formaggio. A suggello della parziale scoperta pensò di scrivere sul muro una nuova massima: “Più velocemente lasci il vecchio formaggio, più rapidamente troverai il nuovo“. Mentre abbandonava il deposito, Ridolino comprese che a renderlo felice non era più solo il formaggio, ma la sensazione di non essere più controllato dalla paura. Del resto, nonostante tutto, non si sentiva più debole e senza speranze come quando era con il suo amico Tentenna. Per questo decise di scrivere un’ulteriore frase : “E’ più sicuro cercare nel labirinto che rimanere in un luogo senza formaggio“. Del resto ormai aveva ben compreso che le: “Vecchie convinzioni non ti portano al nuovo formaggio“. Dopo aver percorso il labirinto in lungo e largo, un giorno il piccolo gnomo si imbattè nel deposito del miglior formaggio mai sognato. Ma lo stupore fu ancora più grande, quando Ridolino, ancora abbagliato da tutto quel ben di dio, vide i due vecchi amici Nasofino e Trottolino che riposavano sazi accanto alle forme dell’amato cibo . Fu in quel momento che comprese tre grosse verità:
- il maggior freno al cambiamento è in noi stessi;
- le cose non migliorano se non cambi te stesso;
- c’è sempre nuovo formaggio là fuori, che tu ci creda o no.
Sebbene la riserva di cibo fosse ingente, non passava giorno senza che Ridolino controllasse il formaggio e andasse in perlustrazione nel labirinto a scoprire nuove opportunità. Fu durante una di queste escursioni che sentendo un rumore, come di qualcuno che si avvicinava, penso al vecchi amico Tentenna, e sperò che anche lui avesse finalmente imparato l’insegnamento “Muoviti con il formaggio e apprezzalo“.
Comments
Angelo
Finalmente un’opinione a tutto tondo, pacata e fondamentale per la professione che porta acqua al mulino di tutti i farmacisti e delle persone che ne fruiscono.
E’ la costituzione della farmacia e i giovani farmacisti, se vorranno avere un futuro è meglio che lo cerchino in casa. Lo sviluppo della professione non passa attraverso ia GDO che sono falsi amici. La campagna contro la Farmacia fatta a Radio 24 non fa certo onore alle poche capacità intellettuali dei colleghi e i dirigenti della GDO dovrebbero pensare un po’ di più sulla qualità dei prodotti che mangiamo tutti i giorni.