8 regole per sviluppare il potenziale delle persone

Sono le persone con le loro caratteristiche ed il loro impegno che condizionano la sorte delle aziende, destino che può essere più o meno florido in ragione delle capacità degli uomini che vi lavorano. Se è il potenziale delle persone che condiziona i risultati, è assolutamente fondamentale dare vita ad ambienti lavorativi che permettono di esprimere al meglio il potenziale dei collaboratori, altrimenti dobbiamo accettare l’inevitabilità di performance inferiori .
Ecco di seguito le 8 regole d’oro per “stimolare il potere delle persone” svelate da Patty McCord che per 14 anni ha ricoperto il ruolo di chief talent officer di Netflix,:
- Trattare i dipendenti da adulti: i team eccellenti si creano assumendo persone adulte di talento che vogliono affrontare una sfida e comunicando con loro – chiaramente e continuamente – sulle difficoltà strategiche e operative che la sfida comporta.
- Aggiornarli costantemente sulla sfida che hanno di fronte: ogni dipendente dovrebbe conoscere il business. Il modello da prendere a riferimento sono gli allenatori, non i consulenti, i professori o gli intrattenitori. Capire come funziona il business è la forma più preziosa di apprendimento.
- Usare la massima trasparenza: gli esseri umani odiano sentirsi raccontare bugie e venire manipolati. Praticate la sincerità e le persone si adegueranno. Tutti hanno il diritto di conoscere anche i problemi dell’azienda e, se si ha torto ammetterlo, così da ricevere un input migliore.
- Discutere animatamente: bisogna avere opinioni ben motivate e difenderle solo sulla base dei fatti. Un dibattito intenso e aperto sulle decisioni di business è emozionante per i team, che sfrutteranno l’occasione per mettere in campo tutto il meglio delle loro capacità analitiche.
- Costruire oggi l’azienda di domani: concentrarsi incessantemente sul futuro. Per rimanere agili e star dietro al cambiamento, è necessario assumere oggi le persone per domani. Alcuni membri del team potrebbero semplicemente non essere in grado di diventare high performer per il futuro a cui puntate. Non è compito dell’azienda investire nella loro crescita, ma sviluppare il prodotto e il mercato.
- Mettere la risorsa giusta al posto giusto: bisogna sviluppare la capacità di inserire persone competenti in tutte le posizioni.
- Pagare le persone in base a ciò che valgono per l’azienda: le competenze e i talenti che occorrono per una determinata posizione non corrispondono a una job description esemplificativa astratta, e gli stipendi non andrebbero prestabiliti in base a job description teoriche. Non bisogna pensare solo a quanto ci si può permettere in base all’andamento corrente del proprio business, ma anche a quanto ci si potrà permettere in futuro grazie ai ricavi addizionali generati dal nuovo assunto.
- L’arte di lasciarsi da buoni amici: attuare rapidamente i cambiamenti necessari per rendere l’azienda un datore di lavoro che fa curriculum. Tutti i manager possono aiutare attivamente i collaboratori in uscita a trovare nuove opportunità stimolanti.
Anche la farmacia, con le sue peculiarità non sfugge alla legge sovra esposta, per questo il titolare deve svolgere sistematicamente la funzione di “allenatore”, e come un buon coach, si deve impegnare nel tirare fuori il meglio da tutti i suoi collaboratori, anche perché il primo che beneficerà di questa scelta sarà proprio lui!
Buona riflessione.
GCP
N.B. per chi è interessato al tema si consiglia il nuovo volume di Roi Edizioni: Il Potere delle persone” di Patty McCord
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