Come gestire l’assortimento del reparto cosmetico della farmacia
Parlando di sviluppo della farmacia, non possiamo non affrontare il problema del suo assortimento e dei diversi reparti che la compongono. A questo proposito un ruolo rilevante in molte farmacie è svolto dal reparto cosmetico, che può giungere in alcune realtà a pesare fino al 10% dei ricavi. L’assortimento del reparto cosmetico della farmacia è quindi una necessità essenziale!
I principi per regolare l’assortimento del reparto cosmetico della farmacia
In ragione del fatto che la redditività di un reparto è data dallo spazio espositivo ad esso attribuito e dalla tipologia di offerta messa a disposizione della clientela, è bene riflettere attentamente sulla tipologia di prodotti da mettere in assortimento, prima di fare scelte avventate e scoprire successivamente che il reparto non rende come vorremmo. In fondo questa rientra fra le pratiche per una gestione ottimale del reparto cosmetico stesso.
Parlando della selezione dei prodotti cosmetici da mettere in gamma, dobbiamo ricordarci che l’assortimento deve rispondere a quattro concetti base, ossia :
- Coerenza,
- Qualità,
- Ampiezza,
- Profondità
Per primo la gamma d’offerta, in questo caso i prodotti cosmetici, deve essere coerente con la tipologia della clientela che frequenta la farmacia, ossia le aziende che andremo ad inserire in assortimento dovranno avere un vissuto di marchio e un posizionamento di prezzo, in linea con il profilo dei clienti che frequentano la nostra farmacia.
La cosa sembra banale, ma spesso capita di vedere situazioni quasi ridicole dove la gamma d’offerta è totalmente disallineata con il potere di spesa della clientela che frequenta la farmacia, con il risultato che i prodotti prendono la polvere in magazzino!
Logicamente nelle scelte di assortimento, si deve tener conto anche degli aspetti qualitativi dei prodotti che andremo ad offrire, del resto i prodotti non sono tutti uguali, anche qui conviene pensare al profilo del cliente prima di decidere di acquistare una linea piuttosto che un’altra.
Dopo aver definito la tipologia di prodotti da trattare, dovremo procedere alla selezione delle marche e delle referenze da mettere in assortimento. Mentre le prime due scelte, coerenza e qualità dell’assortimento, sono di tipo qualitativo, e sostanzialmente hanno a che fare con l’immagine che vogliamo dare della nostra farmacia, le seconde due, ossia ampiezza e profondità, hanno a che fare con valutazioni quantitative e sono strettamente collegate alla tipologia di farmacia e alla sua collocazione, ossia se è di passaggio o stanziale.
Se la farmacia, per la sua natura ha una clientela poco fidelizzata, è necessario pensare ad una gamma ampia con cinque/sette line cosmetiche, ossia è necessario dare vita ad un assortimento capace di rispondere a tutte le esigenze, in questo caso sarà necessario concentrarsi solo su alcuni prodotti (top seller) dando vita ad una gamma ampia, ma poco profonda.
Al contrario se la farmacia è collocata in un quartiere, e la clientela è stanziale e fidelizzata, il titolare per comporre il ventaglio d’offerta potrà avvalersi di soli tre marchi, in questo caso, a differenza del precedente, dovrà però farsi carico di trattare tutte le referenze che compongono le tre linee scelte, optando quindi per una gamma concentrata ma profonda.
Eseguire queste piccole riflessioni prima di decidere l’assortimento del reparto cosmetico, permette di ottimizzare il magazzino, ossia ridurre lo stock e quindi il capitale investito, e quindi migliorare la redditività del comparto.
Buon lavoro.
Comments
Santo Barreca
Ben fatto….l’argomento merita ulteriori puntate….entrando anche nelle criticità…tipo fascia di prezzo, il problema degli invenduti quali e quante promo
Ciao
Santo