Il cellulare: cuore del proximity marketing

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Nel tentativo di afferrare i clienti sempre più sfuggenti, ma anche nel provare a creare una esperienza di acquisto simile a quella che si prova comprando online, diverse catene di  GDO hanno avviato esperimenti di per dare vita a quello che gli esperti chiamano “Proximity Marketing” ossia la presentazione di eventuali promozioni   attive nel Pdv direttamente sullo smartphone del cliente.

Il marketing di prossimità o proximity marketing è una tecnica che agisce su un’area delimitata e precisa attraverso tecnologie di comunicazione di tipo mobile con lo scopo di promuovere la vendita di prodotti e servizi. Questa tecnica di promozione a differenza di altre, agisce direttamente sugli individui che si trovano in una determinata area. Un tempo si cercava di catturare l’attenzione dei potenziali clienti tramite la distribuzione di volantini o tagliandi di sconto direttamente in prossimità dei negozi, oggi, grazie all’avvento degli smartphone è possibile fare tutto ciò in maniera semplice ed economica, ma al tempo stesso fortemente impattante, direttamente sullo schermo del telefonino del cliente!

Il proximity marketing può trovare applicazione in molti contesti, come ad esempio nei cinema (vedi la presentazione dei trailer di vari film o piuttosto la programmazione della sala), centri commerciali (buoni sconto, descrizione dei prodotti), negozi di giochi, fiere (mappe degli stand, agenda degli eventi, business card dei relatori), ma anche farmacie… Non è un caso che la seconda catena di farmacie attiva in America Cvs Pharmacy,  con quasi diecimila negozi sparsi nei 54 Stati dell’Unione, abbia deciso di adottare tale sistema per migliorare l’esperienza dei clienti che si recano nei suoi store.  Grazie al Proximity Marketing è infatti possibile fornire molte più informazioni sui prodotti di interesse del cliente, non che segnalare le promozioni in essere all’interno del negozio, magari personalizzate sulle esigenze del singolo. Logicamente perché la cosa possa funzionare è assolutamente fondamentale che il cliente abbia scaricato l’App della catena. Questa tecnica permette di ricostruisce all’interno del negozio le stesse esperienze che la persona potrebbe vivere effettuando un classico acquisto online, per questo è molto interessante per “afferrare” i famosi millenial, veri patiti dell’acquisto sul web, ma anche acquirenti con qualche anno in più, ma che ormai vivono in simbiosi con il loro smartphone!  Tornando in Italia e pensando  alla polverizzazione del canale, probabilmente questa tecnologia sarà ad appannaggio (al meno per ora) soltanto delle catene di farmacie più grosse, ossia di quegli organismi che possono suddividere i costi di un tale progetto su un numero ampio di Pdv associati. Detto questo, il Proximity Marketing non rappresenta un qualcosa da scartare, piuttosto una cosa da indagare e capire. Perché come diceva un lungimirante collega, se la farmacia vorrà sopravvivere nel futuro dovrà assolutamente riuscire ad entrare nel telefono dei suoi clienti. Oggi magari la gran parte degli avventori della farmacia ha un telefonino di vecchia generazione, ma il tempo corre veloce e con esso la diffusione delle nuove tecnologie all’interno della popolazione, del resto i sessantenni di oggi sono persone abituate ad usare il proprio smartphone sistematicamente e a scaricare le più disparate App che il mercato offre quasi  come i più giovani, e si sa, con il passare degli anni aumentano gli acciacchi e le visite in farmacia, e l’avviso di una nuova promozione sullo schermo del telefono può risultare sempre più utile!

Buona riflessione a tutti.

GCP

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