Nascere scienziati e morire mercanti

Tutti i farmacisti nascono scienziati, la gran parte di loro muore però mercante.
Se per caso uno appartiene al gruppo dei 19.000 titolari, o piuttosto ambisce ad entrare in tale club, è molto bene che interiorizzi tale affermazione, altrimenti il rischio è quello di una non corretta comprensione della situazione, che può compromettere anche il futuro della propria attività. Ormai da molti anni la farmacia non è più la bottega dello speziale, né tantomeno un luogo dove si dispensano esclusivamente farmaci etici, ma piuttosto anche un posto dove il 50% della merce è pagata di tasca propria dai clienti, quota che probabilmente in futuro tenderà ad aumenterà.
La situazione
La farmacia ha diverse peculiarità che la rendono unica, ad esempio a differenza dei normali Pdv, non spende per attirare clienti in quanto il flusso delle persone è generato dal ritiro ricette SSN. Il rapporto con l’SSN genera molti vantaggi, non solo economici vedi fatturato etico, ma anche d’immagine, come ad esempio il “vissuto etico” dei prodotti in vendita al suo interno. Ma se il 50% dei ricavi, in diversi casi la quota è anche superiore, derivano dagli acquisti del singolo cittadino, vuol dire che siamo nella situazione più o meno di un negozio tradizionale (almeno per quella parte di fatturato). Prendere coscienza di ciò, può non essere piacevole e magari addirittura sgradevole, ma negare la realtà dei fatti non è certo una buona cosa.
Lo schema mentale dominante
Lo sgomento e l’incapacità di accettare questa “triste” realtà, nasce dal fatto che tutti i farmacisti nascono scienziati! Gli anni trascorsi all’Università hanno instillato in loro una visione da ricercatore esperto di chimica farmaceutica, cosa che li porta a giudicare la professione con tali metriche. Ma se vogliamo non solo vivere meglio la professione, ma soprattutto ci sta’ a cuore il futuro della propria farmacia, è assolutamente necessario essere obiettivi, ed acquisire anche altri schemi mentali, magai appunto quello dell’esperto di gestione del business.
Acquisire una visione allargata
Come fare quindi ad ampliare i propri schemi mentali ed acquisirne di nuovi? La risposta più semplice è leggere! Scorrere libri di argomenti diversi a quelli della professione, apre la mente, e permette di acquisire un modo nuovo di valutare le cose. Un altro metodo di acquisire nuovi schemi mentali è quello di frequentare un corso post laurea in una disciplina non squisitamente farmaceutica. Infine, altra soluzione, divenuta molto nota con il virus è quella di frequentare corsi online. Oggi è possibile trovare sul web una grandissima moltitudine di corsi sui più disparati argomenti, che, se seguiti con la dovuta costanza, possono garantire ottimi risultati come i corsi tradizionali in presenza.
Il futuro della farmacia
Il tema fondamentale, è che se si desidera creare un futuro radioso per la propria farmacia, e quindi per la specifica professione, è necessario allargare la visione ed acquisire nuovi schemi mentali. L’approccio da “piccolo chimico” non è più sufficiente per comprendere una situazione sempre più fluida e in divenire, dove fra l’altro, gli aspetti economici sono sempre più rilevanti.
Buona riflessione.
GCP
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