L’abito fa il monaco!

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In passato esisteva il detto che l’abito non faceva il monaco, ma oggi quella vecchia affermazione sembra superata, almeno a giudicare da cosa dicono i vari scienziati sul tema. I ricercatori che studiano i collegamenti tra vestiti, attività cerebrale e produttività hanno scoperto da tempo che i vestirsi impiegati per lavorare hanno importanti ricadute sulle performance della persona. Emblematico a questo proposito è la ricerca effettuata dal Professor Adam Galinsky quando era professore alla Kellogg School of Management della Northwestern University nel 2012, che ha  utilizzato camici bianchi da laboratorio per testare l’impatto dei vestiti sui processi psicologici . In una serie di esperimenti, i soggetti hanno gareggiato in test di attenzione. Il primo ha contrapposto un gruppo che indossava camici da laboratorio contro un gruppo che indossava abiti civili: quelli che indossavano camici da laboratorio hanno ottenuto risultati migliori. Nel secondo e terzo test, a un gruppo è stato detto che i camici bianchi da laboratorio erano da dottore, a un altro è stato detto che erano cappotti da pittore e un altro indossava abiti da strada mentre guardava solo un camice da laboratorio bianco. In tutti i test, coloro che pensavano di indossare camici da dottore hanno ottenuto risultati superiori. La ricerca ha dimostrato che la combinazione di indossare determinati vestiti e il loro significato simbolico ha portato a un’attenzione più focalizzata, dice il dottor Galinsky.

Alla luce di questa considerazione viene da domandarsi come sia perniciosa l’abitudine ormai dilagante di non indossare il camice durante il lavoro in farmacia in favore di abbigliamenti stravaganti.

Se il camice bianco aiuta la persona ad “entrare nel personaggio” migliorandone la concentrazione, ancor di più tale strumento è importante nel rapporto con le persone. E’ indubbio che il camice rappresenti un elemento simbolico di identificazione, capace di aumentare l’autorevolezza della persona che lo indossa nel momento in cui dispensa un consiglio o piuttosto consegna dei farmaci, non usarlo è senza dubbio un grave errore!

Se non vogliamo che la professione sia banalizzata, oltre allo sviluppo costante delle competenze, tema su cui non si fa mai abbastanza, dobbiamo lavorare anche sull’immagine del professionista, che non può dirsi tale se nello svolgimento del lavoro rinuncia ad un elemento così determinante come il camice. Ecco allora, che coloro che desiderano elevare la propria immagine professionale, ma anche quella della farmacia dove lavorano, e non banalizzarla, devono sempre indossare il camice con tanto di targhetta con il nome e il Caduceo appuntato sul taschino!

Come recitava il titolo di un vecchio libro di pubblicità “Hollywood lava più bianco”, un farmacista con il camice è più autorevole e credibile e i suoi consigli valgono di più di uno che non lo porta!

Raccontateci a questo proposito la vostra esperienza, quale è la vostra idea in merito?

Buona riflessione.

GCP

Comments

  • Masseria Giorgio
    Rispondi

    Credo che la saggezza popolare abbia sempre ragione, affidarsi all’apparenza e non alla sostanza non premia io il camice non lo indosso spesso proprio come la ragazza che corre senza scarpe… ce la posso fare anche senza camice e questo da ragione all’articolo della ragazza scalza: in questo lavoro ormai la fantasia è soffocata