“The Most Influential Brands”: piccola riflessione per la farmacia
Come rileva l’Ipsos nella nuova classifica 2018 dei “The Most Influential Brands”, svolta su un campione di 400 italiani, le marche che più influenzano maggiormente la vita dei cittadini del bel paese sono: Amazon, Google e Whatsapp seguite a ruota da altri grandi marchi del mondo teck, per arrivare solo al 10 posto con Ikea, unica rappresentante del “vecchio” mondo dei marchi tradizionali. Premesso che l’istituto di ricerca nell’edizione 2018 ha volutamente posto l’accento sulla relazione tra influenza e identità, ossia, in che modo un brand può rafforzare la propria influenza permettendo ai propri clienti, utenti di rappresentare ed esprimere al meglio la propria identità. Come sanno bene tutti gli operatori del business, l’acquirente contemporaneo, senza più i forti valori di appartenenza di un tempo, trova nelle marche un nuovo elemento d’identificazione e, in alcuni casi, un vero e proprio facilitatore e alleato nella vita di tutti i giorni. Del resto come mostra la ricerca, sono i brand capaci di mettere al centro l’individuo e di rifletterne (forse sarebbe meglio dire “plagiarne”) i valori, quelli che, più di altri, sono anche in grado di ispirarne le scelte! Dopo lo stupore di constatare che nelle prime posizioni ci sono marchi relativamente giovani, quando non addirittura giovanissimi, non rimane che avviare una profonda riflessione, in quanto il tema dell’identità del marchio (inteso nella maniera più ampia), sta assumendo sempre più un ruolo determinante nell’orientare le scelte di acquisto e di consumo delle persone. Per questo, anche il mondo della farmacia, dove oltre il 50% delle vendite è pagato dal singolo cliente, il tema non può essere ignorato!
Quali sono quindi i fattori che condizionano l’identificazione del cliente con un marchio o piuttosto con un punto vendita come la farmacia?
Essere influenti significa avere un effetto, “condizionare” la vita delle persone. Per essere influenti bisogna essere rilevanti e avere un impatto sul modo in cui le persone vivono e lavorano, e nel caso della farmacia nel modo in cui le persone si curano e si procurano i medicamenti. Fatta questa premessa, passiamo quindi in rassegna i fattori identificati dall’istituto di ricerca come elementi abilitanti per influenzare la vita del cliente….
I 5 fattori chiave della relazione secondo Ipsos
1) Engagement (coinvolgimento/innamoramento),
2) Leading Edge (innovazione, capacità di far tendenza),
3) Trustworthy (fiducia, affidabilità),
4) Corporate Citizenship (impegno e ruolo sociale),
5) Presence (presenza).
Se gli elementi per dare vita ad una relazione forte sono quelli appena elencati, come si posiziona la farmacia media rispetto a questi cinque assi? Premesso che ogni caso è unico, non c’è dubbio che su alcuni parametri la farmacia si posiziona discretamente, vedi ad esempio il tema della fiducia, mentre su altri come l’innovazione stenta abbastanza! Cosa fare quindi per migliorare la situazione? La ricetta, almeno nell’enunciazione è relativamente semplice, ossia per primo c’è bisogno di prendere coscienza dello stato delle cose magari ponendosi delle domande come: Quanto è forte la relazione con la nostra clientela? Perché vengono da noi e non vanno da altri? Quanto siamo influenti nella vita dei nostri clienti? Oltre a queste semplici domande, è consigliabile passare in rassegna tutti e cinque gli elementi indicati dall’istituto di ricerca, valutando attentamente come ci posizioniamo rispetto ad essi. Quindi in base alle risposte che ci siamo dati, sarà necessario procedere con iniziative finalizzate a colmare gli eventuali gap individuati.
Attenzione quindi, perché il vecchio atteggiamento da “Piccolo Mondo Antico” potrebbe non essere più sufficiente per attirare e soddisfare un cliente sempre più evoluto e “liquido” quando in un prossimo futuro, magari proprio davanti alla vostra farmacia, aprirà i battenti un Pdv di una grande catena!
Buona riflessione.
GCP
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