Conviene il commercio elettronico alla farmacia ?
L’ultima rilevazione di Audiweb che monitora traffico e audience su internet rileva che sono ormai 34 milioni gli italiani che nell’arco di una giornata navigano su internet . Numero che aumenta ulteriormente se si allarga il lasso di tempo analizzato, ossia gli utenti che sono andati online almeno una volta nell’arco dell’ultimo mese, giungendo a sfiorare i 42 milioni (il 70% degli italiani). Se il numero dei connazionali che naviga in una giornata media resta stabile rispetto all’anno precedente, è in netta crescita quello degli italiani che comprano online. Questa è l’importante notizia emersa dall’indagine dell’Osservatorio multicanalità, promosso da School of Management del Politecnico di Milano e Nielsen: la ricerca dice che sono più di 23 milioni gli italiani che negli ultimi 12 mesi hanno effettuato almeno un acquisto sul web. Anche in questo caso, rispetto alla stessa indagine di un anno fa, si registra un balzo in avanti di circa 2,5 milioni di persone, che diventano 3,8 se si aggiungono anche gli italiani che usano internet per cercare e raffrontare ma poi concludono l’acquisto in negozio.
Con numeri di questa portata, il commercio elettronico non può che rappresentare una grande opportunità! Se questa affermazione è senza dubbio valida per molti settori merceologici, forse non è così vera per il mondo della farmacia, o meglio forse prima di avventurarsi in questo “relativamente nuovo canale” è assolutamente fondamentale che il farmacista si faccia alcune domande ed esegua una vera auto analisi, lasciando da parte lo spirito velleitario e auto referenziate perché online la competizione è una cosa vera! Del resto il commercio elettronico vuol dire prezzi bassi e servizio super efficiente, due fattori su cui le farmacie medie per tanti motivi non brillano particolarmente.
Allora prima di avventurarsi in un progetto che potrebbe non essere così fruttuoso come sperato, conviene riflettere su alcune punti:
- Ad oggi in Italia sono attivi nel settore della farmacia 673 operatori , ma le prime 50 farmacie fanno la quasi totalità dei 96 milioni di € che rappresenta il giro d’affari del comparto nel 2017(fonte dati IQVIA)
- Il servizio, inteso con la capacità di rispondere in tempi rapidi alla richiesta del cliente è sempre più stringente, almeno nelle grandi città. Ad esempio nella città di Roma è già attivo il servizio “Consegna Oggi” di Amazon, che garantisce la consegna della merce tra le 18,30 e le 21,30 se l’ordine è arrivato prima delle 13. Consegna che diventa gratuita per importi superiori ai 29€, a fronte di un abbonamento annuo di solo 36€!
- Se le vendite online possono mettere il turbo al fatturato, è necessario ricordarsi che la marginalità che questa modalità di vendita garantisce è molto modesta, almeno per gli standard a cui è abituato il settore. Coloro che hanno provato ad aumentare il proprio fatturato online legandosi ad Amazon, si devono accontentarsi del 5%, margine che può essere interessati per alcuni settori, ma sicuramente modesto per il mondo della farmacia!
Logicamente il discorso sulle potenzialità offerte dal commercio elettronico cambia totalmente se la farmacia produce una propria line di prodotti galenici di comprovata efficacia, ossia prodotti unici, dove non c’è concorrenza, e la clientela ricerca proprio quei prodotti. in questo caso il commercio elettronico può diventare un vero booster per l’attività della farmacia, allargando le vendite a tutto il territorio nazionale e oltre!
Buona riflessione.
GCP
Buon lavoro e buona riflessione.
GCP
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