Affari di famiglia… ciao ciao!

Facebooktwitterlinkedin

Affari di famiglia… ciao ciao!

Da sempre la farmacia era un affare di famiglia, un bene talvolta vinto a concorso ma che in seguito veniva passato di padre in figlio. Mi ricordo a questo proposito la situazione di una mia compagna di corso che aveva tutti i due genitori farmacisti che possedevano le due più belle ed importanti farmacie della città, passate successivamente ai due figli. Insomma la farmacia fino a cinque anni orsono, ossia il 3 agosto 2017, giorno in cui è stata approvata la legge sul capitale, era a tutti gli effetti un business chiuso e quasi sconosciuto ai più. Un vero affare di famiglia!

Il cambiamento incalza…

Ma da cinque anni a questa parte diverse cose sono cambiate, e probabilmente ancora ne cambieranno. Mi riferisco non solo al fatto che il business è divenuto più competitivo, cosa di cui ormai tutti sono coscienti, ma soprattutto al fatto che c’è bisogno di più denaro! In passato la pecunia era importante, senza di essa, era assai difficile aprire; oggi però la soglia dei capitali da investire si è alzata, e non di poco. Non tanto perché a seguito dell’arrivo dei nuovi operatori i prezzi sono risaliti, ma anche perché per rimanere competitivi è necessario investire costantemente in attrezzature e personale.

I prezzi sono in salita, ma non i margini!

A febbraio 2022 una farmacia passa di mano per un importo che si aggira intorno all’ 1,5 – 1,6 del giro d’affari, certamente cifre importanti ma ancora basse se confrontate con quelle di quindici anni fa, dove il moltiplicatore era salito fino a 2,5 – 3 volte il fatturato, valori che si erano ridotti totalmente nella seconda metà degli anni del dieci, giungendo allo 0,9 del 2017. Se i prezzi di vendita delle farmacie sono risaliti, non si può dire altrettanto dei margini. Quando la competizione aumenta, i margini si assottigliano, per questo è necessario investire e rendere più efficiente l’organizzazione, in modo da tornare a guadagnare. Pertanto, se non si hanno risorse economiche e idee innovative, la situazione non è idilliaca.

Cosa fare quindi?

Se il proprietario dispone di risorse finanziarie da investire nel business, ma manca di visione innovativa necessaria, può rivolgersi a una società di consulenza, o piuttosto scegliere di affiliarsi in un franchising di un polo distributivo per riorganizzare il rilancio. Se viceversa i capitali sono scarsi come la visione strategica, la soluzione non può che essere quella di far entrare nuovi soci, o piuttosto passare la mano, perché una farmacia mal gestita perde di valore come una casa a cui non si fa manutenzione e si lascia andare tutto a pezzi!

Buona riflessione.

GCP

Vuoi migliorare la gestione della tua farmacia? Acquista il corso online “Il farmacista gestionale” e riparti alla grande!

Comments