Come siamo andati?

Con la fine dell’anno ormai alle porte, molti di noi iniziano a preparare i bilanci degli ultimi 12 mesi. Prima ancora dei buoni propositi per l’anno nuovo che sicuramente faremo come tutti gli anni a Natale, si tende a esaminare quanto di positivo è emerso in quello che sta volgendo al termine. Magari però purtroppo molte volte i risultati non sono buoni, se non addirittura palesemente deludenti.
Del resto, quando ci guardiamo indietro e vediamo che qualcosa non ha funzionato, è logico ma soprattutto importante correggere il tiro. Come recita la famosa frase, attribuita ad Albert Einstein, “follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi”. Quanti titolari di farmacia che continuano a fare le stesse cose da sempre, senza introdurre nessun cambiamento nella gestione della loro azienda, si sentono frustrati per i sacrifici fatti e per i risultati che non arrivano?
Scarsa propensione al cambiamento
Visitando molte farmacie per motivi di lavoro, mi capita spesso di rimanere senza parole nel constare che le “farmacie sono sempre uguali”, spesso con gli stessi arredi da più di 20 anni, ma soprattutto, al netto delle innovazioni introdotte dall’esterno, vedi la nuova procedura per la dispensazione della DPC, con lo stesso modo di lavorare. Pertanto, se da una parte il Sistema Sanitario ha da tempo cambiato le regole del gioco (vedi distribuzione diretta, DPC e generici…), facendo le stesse cose del passato è abbastanza normale non riuscire a portare a casa gli ottimi risultati degli anni andati!
Il cambiamento è possibile
Molti farmacisti ignorano deliberatamente il fatto che la farmacia è un’attività commerciale (come del resto attesta l’uso del contratto del commercio per gli stessi collaboratori), e che un elemento assolutamente determinante per il suo successo di un’impresa commerciale è gestire al meglio il costo del venduto, ossia gli acquisti. Per ottimizzare il costo del venduto è assolutamente necessario che la persona preposta agli acquisti compri al meglio, sia in termini di prodotti (solo i prodotti top), nelle quantità conformi alle reali esigenze della farmacia. Logicamente questo dettame è praticamente impossibile da conseguire se nella definizione di un ordine diretto all’industria ci facciamo ancora abbagliare da regali più o meno luccicanti, o altrimenti acquistiamo prodotti sconosciuti che poi nessuno propone.
Ultima chiamata
Attenzione perché il tema appena accennato è assolutamente determinante per il buon risultato finale e la possibilità di sviluppare ricchezza. Chi continuerà a comprare in maniera non corretta, usando logiche ormai superate, e magari nel corso degli anni ha anche contratto dei debiti con il sistema distributivo, probabilmente in futuro non troppo lontano sarà obbligato a vende la propria attività!
Se sei interessato a migliorare i tuoi acquisti non perderti il corso: https://www.pianetafarmacia.it/course/lottimizzazione-degli-acquisti-2/ |
Buona riflessione.
GCP
Comments