Intervista al Prof Roberto Giampietri
Il 2015 potrebbe passare alla storia come l’anno in cui la categoria è stata con il fiato sospeso in attesa dell’esito della norma sulla concorrenza a firma del Ministro Guidi, la cui proposta di legge ipotizza l’entrata del capitale nella proprietà della farmacia…… Iniziava così un articolo del 16 gennaio del 2016 che rifletteva sullo scenario che si sarebbe aperto con l’entrata nel capitale all’interno delle farmacie italiane.
Ormai sono passati oltre 16 mesi da quell’articolo, è cambiato il responsabile del ministero dello sviluppo economico, ma ancora del famoso decreto sulla concorrenza nel bene e nel male nessuna traccia! Forse che si trattava di una bufala, o piuttosto di un scherzo di qualcuno che non ama la categoria e che voleva alterare l’ordine assodato? Al netto della lettura politica della norma, la storia insegna che Italia, tutto può succedere, e generalmente perché una cosa di una certa importanza avvenga, passa molta tempo!
Sicuramente questo stato di attesa in cui non succede niente non fa bene al settore, la vita è cambiamento, rimanere immobili in attesa di un determinato evento alla lunga può essere dannoso… A sentire però i bene informati, quelli che frequentano le stanze del potere, sembrerebbe che qualcosa bolle in pentola, e che in un tempo ragionevole il famoso decreto con tutti paletti del caso, dovrebbe essere approvato!
Cosa succederebbe se formalizzata la legge entrasse veramente il capitale nella proprietà delle farmacie? Sentiamo a questo proposito le impressioni del Professor Giampietri, profondo conoscitore del mondo della farmacia italiana, sugli effetti dell’entrata del capitale.
L’intervista è stata raccolta a margine del convegno AISM del passato 30 marzo.
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