Le catene… fenomeno irrilevante?
Certamente su questo tema si è scritto e detto molto, talvolta a sproposito almeno nell’ottica del singolo titolare. Il fatto è che la categoria vive una dimensione molto piccola, grande quanto il bacino d’utenza della propria farmacia, e tutto ciò che è fuori è nei fatti fuori del radar del singolo titolare. Pertanto, sulla base del numero delle farmacie attualmente di proprietà delle catene, per la maggior parte dei 18800 titolari italiani, il fenomeno è inesistente al massimo marginale, e non impatta sulla routine giornaliera.
Facciamo il caso che più ha fatto scalpore negli ultimi tempi, ossia l’apertura della prima farmacia Boots in viale Fulvio Testi a Milano all’inizio del mese di ottobre. La nuova farmacia con i suoi 250 metri quadri di superficie, e con il nuovo format rappresenta indubbiamente un evento rilevante per gli addetti ai lavori (industria, consulenti, mobilieri….) ma poco per la categoria nel suo complesso. La nuova farmacia Boots, se rappresenta un avvenimento per i concetti che esprime e per le cose che fa presagire, nella pratica impatta poco, per non dire niente, sul giro d’affari delle farmacie poste nella zona nord di Milano, figuriamoci per quelle poste a sud! Se vogliamo andare a studiare nel dettaglio l’impatto effettivo del nuovo Pdv, si scopre che forse solo la farmacia Lloyds posta in Viale Giovanni Suzzani, il cui bacino di utenza si sovrappone almeno parzialmente con quello di Boots, risentirà direttamente della nuova concorrenza, ma ad esempio la farmacia Falqui, posta a due fermate di metro verso il centro città sempre sullo stesso viale, risentirà pochissimo della nuova concorrenza.
Pertanto sulla base di questa pragmatica considerazione, il problema delle catene è un falso problema “sollevato ad arte da chi vuole male alla categoria”! Certamente Il fenomeno è ancora in fase iniziale, e dal momento che ancora oggi le farmacie di proprietà di gruppi, ossia quelle che svolgono effettivamente una strategia coordinata sono poche, il fenomeno ancora non impatta nella pratica giornaliera ed è possibile dormire tranquilli come in passato! Attenzione però perché il tempo scorre veloce e lo scenario potrebbe evolvere rapidamente, e nel volgere di 24 mesi la situazione italiana potrebbe assomigliare sempre più a quella francese, almeno nelle grandi città, e a quel punto i singoli titolari potrebbero scoprire di aver sottovalutato per troppo tempo un fenomeno che potrebbe compromettere la loro attività!
Nel mese di ottobre, la catena francese Pharmacie Lafayette è stata eletta come la migliore catena di farmacie dell’anno, ad attribuire il premio sono stati gli stessi clienti, che hanno potuto votare per un periodo di quattro mesi, uno dei 615 marchi presenti in Francia, con quasi 360.000 valutazioni. Se i cittadini francesi sono soddisfatti delle farmacie Pharmacie Lafayette, lo stesso non si può dire dei colleghi transalpini, che sono preoccupati della concorrenza della catena low cost che punta tutto su un’offerta di prezzi particolarmente allettanti e che riduce i loro fatturati. |
Buona riflessione.
GCP
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