Perché le catene vinceranno sicuramente nel lungo periodo?

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Quando si parla del confronto “catene contro singola farmacia”, tutti si affrettano ad affermare che le prime sbaraglieranno le singole realtà grazie alle loro prodigiose economie di scala!  Nella realtà questa risposta è solo un pezzo della storia, il tema vero è che le catene batteranno probabilmente  le singole farmacie, perché le prime mettoo al centro del loro progetto due elementi fondamentali: l’investimento in formazione e gli  investimenti per la creazione di locali più performanti. La storia insegna infatti  che sono questi due fattori (formazione dei dipendenti e adeguamento dei locali) che più di altri contribuiscono allo sviluppo della competitività del singolo punto vendita, dimostrazione di ciò è il fatto che quando queste attività sono implementate anche dalla singola farmacia, questa si trasforma rapidamente e diventa dannatamente competitiva e quasi imbattibile anche dai più agguerriti Pdv di emanazione di catene internazionali.  Nella realtà, le catene vinceranno perché la categoria non vuole accettare la sfida del cambiamento e preferisce rimanere nella sua dimensione ormai sorpassata e anacronistica. Del resto una delle poche cose certe nella vita, oltre al fatto che nel lungo periodo non saremo più qui, è il cambiamento costante!

La vita scorre inesorabilmente conducendo con se novità, talvolta benevole, altre volte meno! Gli anni appena trascorsi  hanno portato una grande rivoluzione, sia nel modo di lavorare, pensiamo alla rivoluzione digitale, ma anche nell’organizzazione sociale, ormai il differenziale tra il numero degli attivi (lavoratori) rispetto agli inattivi (pensionati) è sempre più esiguo, da qui la riduzione dei fondi pubblici da dedicare allo stato sociale. Ragionare come se tutto questo fosse irrilevante, non è molto saggio, in questo quadro, giocare solo di rimessa e praticare esclusivamente la mossa dell’arrocco non è una strategia vincente. Tutti quanti, che ci piaccia o meno, dobbiamo accettare sfida del cambiamento, perché barricarsi dietro vecchi schemi o passate fortune non conviene. Meglio quindi scendere nell’arena della competizione e provare ad allargare le proprie competenze, magari investendo nel rifacimento della propria farmacia, accettando la professione per quello che è nel 2018, e non fermarsi a pensare al tempo passato! La categoria ha moltissimo fa offrire alla cittadinanza, ma per tirare fuori tutto il suo potenziale deve muoversi. Chi si illude con slogan “Più salute e mono mercato!”  forse non vuole vedere in faccia la realtà, e prendere atto che la spesa farmaceutica territoriale è in calo, e che se i bilanci di molte  farmacie stanno in piedi per tutti quei prodotti legati al mondo del benessere pagati direttamente dal cittadino, che per essere venduti necessitano di spazi  adeguati e nuove competenze dei collaboratori!

Una volta si soleva dire “chi si ferma è perduto”, oggi questa massima sembra più vera che mai!

Buona riflessione.

GCP

Comments

  • Alessandro Avezza
    Rispondi

    Sante parole, speriamo che qualche suo collega illuminato le trasformi in fatti!! Saluti e complimenti

    • Giulio Cesare Pacenti

      Buon giorno Dottore, grazie per il commento all’articolo.

      In effetti lo scenario che si prepara nei prossimi anni è proprio così. Di contro , come mostrano i successi ottenuti da alcuni colleghi illuminati che hanno investito in formazione del personale e adeguamento degli spazi, è possibile dare vita a farmacie veramente brillanti, dove la professionalità e serietà fa rima con profittabilità.

      GCP

  • Santo barreca
    Rispondi

    Come spesso in poche righe si vede non il futuro, ma il presente appena prima che si sveli.
    Abbiamo avuto molti anni per prepararci e, senza generalizzare, non abbiamo agito.
    nessuno aspetta i nostri comodi.
    Speriamo in una sferzata di energia.
    Complimenti per la chiarezza

    • Giulio Cesare Pacenti

      Effettivamente il tema della costruzione di un marchio riconosciuto e famoso diventerà anche nel settore della Farmacia un tema rilevante. Grazie per il suo commento.

      GCP

  • Carlo Trerotola
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    chi si ferma è perduto… ma prima di avventurarsi abbiamo un piano di volo? dove vogliamo andare, l’equipaggio, il carburante… Che tempo vogliamo impiegare per raggiungere la meta prefessata?

  • GCP
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    Giuste parole Carlo, per fronteggiare il momento è necessario avere chiaro dove si vuole andare….perché tirare a campare non funziona più!!! Chi si ferma, o piuttosto chi rimane ancorato ad un passato completamente andato, è veramente perduto.