La Rete delle Reti: una grande opportunità (a patto di…)

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La Rete delle Reti di Federfarma: un a grande opportunitàIl progetto Rete delle Reti lanciato da Federfarma è sicuramente un’iniziativa interessante che almeno sul piano teorico pone un alternativa all’avanzata delle nuove aggregazioni che più o meno in sordina si stanno creando nel canale della farmacia.

Il modello aggregativo della nuova entità assomiglia molto a quello attuato a suo tempo da Conad e auspicato già dal sottoscritto nel lontano 2010 nel volume L’evoluzione della farmacia, edito da Tecniche Nuove.
Tuttavia la nuova entità, fortemente auspicata, si porta dietro alcune criticità che potrebbero rallentare, se non addirittura bloccare la sua attuazione.

Problemi alla base del progetto

Le maggiori problematiche che personalmente intravedo nel progetto sono:

  • il rapporto tra le diverse cooperative che dovranno creare le reti di primo livello
  • lo spirito di partecipazione e la volontà vera di collaborare dei singoli titolari

La nuova realtà dovrebbe trovare nelle cooperative di farmacisti i punti aggreganti delle migliaia di farmacie disseminate sul territorio italiano. Se indubbiamente questi distributori intermedi di proprietà dei farmacisti, rappresentano una risorsa preziosa per il settore, non è così scontato che riusciranno a collaborare tra loro su un progetto di questa portata.

Del resto le varie cooperative sono molto diverse tra loro, sia per dimensioni che per livello di gestione, ed è veramente difficile pensare che riusciranno a trovare facilmente un modo armonico di collaborare tra pari.
Testimonianza di queste difficoltà è il progetto Federfarmacò, che nonostante la bontà dell’idea e delle persone chiamate a gestirlo, ancora oggi a distanza di anni ha difficoltà ad esprimere tutte le sue potenzialità a causa delle visioni discordanti delle varie cooperative.

Se l’armonia tra i diversi poli aggregativi di primo livello può essere difficile da trovare ma non impossibile, forse ancora più impegnativo è il salto di mentalità che la categoria deve fare per aderire fattivamente ad un progetto così ambizioso come la rete delle reti. Infatti nonostante gli sconvolgimenti avvenuti negli ultimi 10 anni, gli appelli al cambiamento fatti da più parti, il farmacista medio sembra vivere ancora in una dimensione passata. Del resto, nonostante il fatto che la legge sulla concorrenza approvata il passato 3 agosto abbia avuto un iter di ben tre anni, la base degli associati a Federfarma ha scoperto la cosa solamente quando a fine 2017 il sindacato ha suonato le campane annunciando l’imminente pericolo.

La nostra opinione da esperti del settore ed un grosso in bocca al lupo

Credo pertanto che i vertici di Federfarma dovranno fare un grosso lavoro, non solo politico per facilitare il dialogo e la collaborazione tra le diverse cooperative, ma soprattutto un grosso sforzo in formazione della base degli associati, senza un vero cambio di mentalità e del modo di lavorare ben difficilmente la rete delle reti potrà crescere e prosperare.

Speriamo vivamente che il Presidente Cossolo e tutta la sua squadra siano veramente bravi e riescano a realizzare questa importante missione che metterebbe sotto pressione anche Tom Cruise di Mission Impossible!

Buona riflessione.

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